Il Centro con La Lectura Dantis Scaligera si propone di contribuire allo sviluppo e all’apprendimento degli studi danteschi in vista del Settimo Centenario della morte del Poeta.

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Lunedì 08 Novembre 2021, ore 15.30, presso la sede di Corte Sgarzarie e in modalità remota su piattaforma ZOOM

Grandiosa invettiva di San Pietro contro la corruzione della Chiesa e profezia di Beatrice sulla futura redenzione dei popoli: Paradiso, canto XXVII

prof.a Albertina Cortese

Notoriamente si tratta di uno dei canti più alti della Commedia, in cui la dantesca denuncia sferza in modo particolarmente violento il degrado dello stato della Chiesa in ordine alla morale e alla giustizia.
Innalzato l'inno di Gloria alla Trinità da tutto il Paradiso, un provvidenziale silenzio prepara la violenta condanna contro Bonifacio VIII, che verrà guidata da Pietro, primo vicario di Cristo nella Chiesa. Bonifacio viene presentato come usurpatore e come ministro del demonio che ha usato la Chiesa per "acquisto d'oro", non per acquistare la pace paradisiaca ma per dividere e contrapporre i cristiani, per vendere vergognosi privilegi, per sperdere ovunque i pascoli fatti simili a lupi rapaci e non in veste di pastori.
Pietro si appella qui a Dante affinché denunci e sveli le colpe della Chiesa prima di riprendere il proprio volo con gli altri beati verso l'Empireo. Anche Dante e Beatrice volano verso il nono Cielo "che non ha altro dove che la mente divina".
Anche negli uomini, spiega, non manca la volontà, ma essa viene meno con il finire dell'infanzia. Per questo in Terra non c'è nessuno che governi con saggezza, ma la Provvidenza è più forte degli uomini e saprà volgere la prora della flotta e "vero frutto verrà dopo il fiore". 

Opere di pregio

Il Centro Scaligero degli Studi Danteschi e della Cultura Internazionale dispone di una serie di fac-simili di codici e manoscritti, di copie anastatiche, di stampe antiche originali.