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Lunedì 12 Aprile 2021, ore 15.00 (in modalità a distanza)

Nel Sole, panegirico di San Domenico; Paradiso, canto XII

prof. Giuseppe Chiecchi (Università degli Studi di Verona)

Per esaltare la figura di San Domenico, Dante crea una marcia quasi marziale che sottolinea il dinamismo e la combattività del santo. I primi trenta versi del canto delineano una scenografia eccezionale: le dodici luci elencate per nome da San Tommaso danzano, circondando Dante e Beatrice e vengono a loro volta circondate da un'altra ruota di luci che, in contrappunto, replica orologi cantano e danzano simili a due arcobaleni.
Quando il "tripudio" celeste si placa, "del cor de l'una de le luci nove si mosse voce": è San Bonaventura, generale dei Francescani, che dà inizio alla sua esaltazione sacra del secondo "campione" della Chiesa (vv 32-45).
L'encomio ha inizio ricordando il luogo dove era nato San Domenico (vv 46-60), poi si evidenzia particolarmente il battesimo del santo, in cui avvenne il suo matrimonio con la Fede, e si conclude infine con la descrizione della missione assegnatogli dalla Provvidenza (vv. 61-81).
I versi 82-105 precisano e caratterizzano la vita del santo, che si dedicò con uguale passione alla dottrina e alla lotta armata contro gli eretici.
Terminato l'encomio del fondatore del parallelo ordine mendicante, San Bonaventura denuncia con slancio profetico le deviazioni dei Francescani (vv. 106-126), prima di concludere e rivelare il proprio nome e quello di tutte le luci della seconda corona alla quale appartiene (vv. 127-145).

Opere di pregio

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