Il Centro Scaligero degli Studi Danteschi e della Cultura Internazionale dispone di una serie di fac-simili di codici e manoscritti, di copie anastatiche, di stampe antiche originali. La consultazione presso la nostra sede é possibile previa richiesta.

Le opere di pregio

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Commento alla Divina Commedia di Jacomo della Lana

Scritto in Italia settentrionale fra il 1324 e il 1328 da un personaggio di cui ben poco si conosce, il grammatico bolognese Jacomo/Jacopo della Lana (1290 circa - 1365), e quindi pochi anni dalla morte di Dante, avvenuta nel 1321; tra i numerosi Jacopi della famiglia della Lana vissuti a Bologna nel periodo compreso fra la fine del XIII secolo e il terzo decennio del XIV gli studiosi, anche ai giorni nostri, non riescono a individuare con sicurezza il nostro commentatore.

Il Commento è caratterizzato dall’ampio spazio dedicato alle questioni filosofiche, scientifiche e dottrinali con un certo interesse per gli spunti novellistici; si tratta del primo commento integrale del poema dantesco, interpretato come “summa” ovvero come enciclopedia del sapere medioevale.

E’un commento accessibile al vasto pubblico in quanto redatto in lingua volgare, mentre precedentemente si utilizzava il latino per commentare la Divina Commedia.
L’edizione, in 4 volumi stampati nel 2009 dalla Salerno editrice, è stata curata da Mirko Volpi con la collaborazione di Arianna Terzi: è basata sul ms.1005 della Biblioteca Riccardiana di Firenze (contenente l’Inferno con la prima Cantica acefala e mutila e il Purgatorio), la cui ornamentazione e le iniziali miniate potrebbero ascrivrersi al cosiddetto “illustratore”, un importante artista padano del XIV secolo; sul ms. Vaticano ottoboniano 2358 (per le carte mancanti) e sul ms. AG XII 2 della Biblioteca Braidense di Milano (che custodisce il Paradiso, copiato dal Maestro Galvano di Bologna e dal figlio Tommaso), la cui ornamentazione e le iniziali miniate vengono attribuite a un “ Maestro del b1 8”.